Regole americani, Daytona 200 - 1974
Aggiornamento: 22 gen 2023
Negli anni '70, negli Stati Uniti d'America, l'American Motorcyclist Association (la federazione che tutela il motociclismo d'oltre Atlantico), per evitare che i team ufficiali utilizzino motociclette molto costose che sbilanciano troppo le prestazioni della squadra, ha creato una norma volta a contenere i costi. Pertanto, il motore della moto vincitrice di ogni gara potrebbe, se uno qualsiasi degli altri concorrenti lo desidera, essere messa all'asta tra i piloti, con il prezzo base dell'asta essendo il costo della motocicletta di serie (o concorrenza del cliente) che ha dato origine alla motocicletta della fabbrica interessata!
In teoria, ciò condizionerebbe lo sviluppo e il costo delle moto di fabbrica, nessuno ne spenderebbe 10 per venderne 5, con l'aggravante di fornire, mano nella mano, tecnologia all'avanguardia! Non sono a conoscenza di questa regola che crea grandi sconvolgimenti, che credo indichi un qualche tacito accordo nel paddock!
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Nonostante ciò, si racconta (non confermata...) che nel 1974, nella 200 Miglia di Daytona, utilizzando questa regola, Patrick Pons avrà acquisito, per 5.000 USD, il motore della YAMAHA utilizzata da Giacomo Agostini per vincere la gara! È un dato di fatto che il giorno dopo l'italiano YAMAHA TZ 750cc è tornato nel suo team, contraddicendo l'idea che le moto ufficiali fossero le stesse degli altri piloti, altrimenti non varrebbe lo sforzo della YAMAHA per riacquistare Patrick Pons che, inevitabilmente, in questa operazione, dovrà aver intascato un buon profitto!
Eppure, secondo la diversa versione avanzata da Philippe de Lespinay, Nobby Clark, allora tecnico responsabile della YAMAHA di Agostini, convinse Pons a restituire il motore.
Pons l'ha restituito perché non presentava differenze significative rispetto al blocco seriale e, inoltre, perché Nobby gli aveva detto che, se non l'avesse fatto, non sarebbe mai più stato aiutato dalla YAMAHA!...
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